Persa in "quello che c'è fuori"
- Pluffa94
- 31 lug 2016
- Tempo di lettura: 2 min
Avendo aperto questo blog da poco arrivo un po' tardi ma non posso evitare di fare almeno un post sull'Expo di Milano 2016 perchè è stata una delle esperienze che mi ha segnata più di tutte nella mia vita.

Devo dire che, come un po' tutti, all'inizio ero scettica sulla buon riuscita dell'evento, forse perchè non siamo abituati a dare speranza ad idee ambiziose perchè ogni giorno ci viene ricordato di come il genere umano è stato invaso dalla corruzione e dall'odio, dall'egoismo e dal dio denaro...o forse perchè personalmente non avevo mai partecipato ad un evento di portata mondiale e la cosa mi sembrava non alla mia portata, troppo lontana. Il resto del mondo mi sembrava troppo lontano. Sì ok uno si organizza le vacanza all'estero e nel momento in cui sul cellulare arriva il messaggio con il cambiamento di tariffa o quando mette su Facebook la posizione dell'aereoporto in cui si è scesi si sente chissà quale viaggiatore ma in realtà non è così. Un viaggio non è nemmeno l'insieme di fotografie che ci porteremo a casa, quelle aiutano certo...ma non puoi fissare in una foto quello che hai visto, l'aria che hai respirato, i cibi che hai mangiato, le parole che hai sentito e le persone che hai conosciuto.

L'Expo per me è stato un viaggio alla scoperta dell'altro oltre che del cibo, questo perchè ho indossato vestiti di un altro paese, ho bevuto un caffè diverso da quello italiano, mi sono fatta fare un tatuaggio all'hennè che non sapevo nemmeno fosse una tradizione, ho attraversato una rete insieme a centinaia di persone che non conoscevo ma che si divertivano allo stesso modo, come con altrettanta gente ho ammirato la meraviglia dei magnifici giochi d'acqua e di luci dell'Albero della Vita. Eh si proprio lui, il simbolo dell'Expò 2016 che abbiamo visto passare per settimane e settimane sui notiziari ma che in realtà è stato privilegio di pochi.
E' successa, poi ,una cosa strana...mi sono persa. Tra tutte le migliaia di persone che c'erano gli ultimi giorni dell'esposizione io mi sono persa lungo l'enorme vialone del decumano...e mi sono sentita piccola. C'erano valangate di persone proveniente da tutti i paesi e io ero sola. Sinceramente non saprei nemmeno scriverlo quello che è successo perchè, ripensando a quanta confusione e quante persone c'erano un po' mi sale l'ansia ma in realtà non ero per niente dispiaciuta di essere finita in mezzo a tutto ciò. Mi sono sentita in pace con me stessa in mezzo al mondo ed è veramente una bella sensazione. Per questo per me andare all'Expo un giorno, con un team di compagne degne di nota (soprattutto chi come me va a braccetto con la sfiga xD), vuol dire aver fatto un viaggio ed essere arrivati all'interno di ciò passando per la rete, passando per quel mondo che è al di fuori di qui.
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