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Welcome to the urban jungle

  • Immagine del redattore: Idee Traleruote
    Idee Traleruote
  • 7 ott 2016
  • Tempo di lettura: 3 min

Dopo questo periodo di pausa causata dagli esami universitari e impegni vari ( come ad esempio l'evento di rievocazione storica nel parco archeologico di Otricoli del quale scriverò più avanti) voglio parlare della rubrica "Recensioni". L'idea, come precedentemente scritto in un post, è partita al termine del film di animazione Zootropolis uscito il 18 febbraio nelle sale italiane, dopo il discorso finale di Judy, la coniglietta protagonista, poichè mi ha fatto riflettere sul tema della diversità. Diciamo che questo è un tema già ampiamente affrontato all'università da chi, come me, ha studiato Pedagogia Speciale, ma effettivamente questo film riesce a portare questo tema importantissimo agli occhi dei bambini che sicuramente ne possono trarre un insegnamento molto più proficuo delle ramanzine dei genitori o delle insegnanti sul fatto che non si deve prendere in giro questo o quel compagno o che si deve avere rispetto per tutti. Come abbiamo visto negli ultimi film d'animazione per bambini si cerca sempre di più di affrontare tematiche che spesso riteniamo troppo pesanti e complicate per i bambini ma che in realtà risultano un grande punto di partenza delle sceneggiature: possiamo riportare l'esempio di "Wall-e" che affronta tematiche come l'influenza della tecnologia nel mondo futuro, ma anche il capolavoro "Inside out" che indaga le varie emozioni e ciò che avviene all'interno del nostro cervello, ma si tratta anche di temi come quello della lotta per conquistarsi il proprio posto nel mondo come ne "Il viaggio di Arlo", oppure l'uscire da casa per buttarsi nella giungla della vita come in "Rapunzel". Insomma, sono geniali!

In Zootropolis vediamo la coniglietta Judy con il grande sogno di diventare un'agente di polizia per portare giustizia e far sì che nessuno venga sopraffatto dall'altro a causa della sua natura come è successo a lei da piccola quando era soggetta ad atti di bullismo proprio perchè nata coniglietta. La sua grande aspirazione inoltre prende vita nella grande cittadina di Zootropia, da sempre stata un sogno per lei, dove vivono diverse varietà di animali antropomorfi che svolgono le normali attività quotidiane degli esseri umani. Judy, con non poche difficoltà e dopo essersi distaccata dalla famiglia per l'addestramento, riesce ad entrare in polizia ma viene comunque discriminata e viene incaricata di occuparsi delle multe in strada poichè è una coniglietta e non può occuparsi degli interventi secondo i suoi superiori. Proprio in strada fa la conoscenza di Nick, una volpe che sfrutta la sua furbizia per guadagnarsi da vivere e che diventerà il compagno della lunga avventura di Judy alla ricerca del signor Otterton, scomparso da giorni. Le vicende quindi si infittiscono e si intrecciano come nei classici "gialli" per arrivare alla fine alla risoluzione del caso. Dopo aver visto Zootropia anche da un diverso punto di vista, al termine del film Judy pronuncia appunto questo discorso:

"Quando ero piccola, pensavo che Zootropolis fosse un posto perfetto, dove tutti vanno d'accordo e ognuno può essere ciò che vuole. Poi ho scoperto che la vita reale è un po' più complessa di una frase ad effetto. La vita reale è complicata. Tutti abbiamo dei limiti, e tutti commettiamo errori: il che significa – ehi, il bicchiere è mezzo pieno! – tutti abbiamo qualcosa in comune e più cerchiamo di capirci l'un l'altro, più speciale sarà ognuno di noi. Ma dobbiamo tentare. Perciò non importa a quale specie apparteniate, dal più grande degli elefanti, alla prima delle nostre volpi. Io vi prego: provate. Provate a rendere il mondo un posto migliore. Guardatevi dentro per capire che il cambiamento parte da voi. Parte da me. Parte da tutti noi."

Non ci sono molte altre parole da aggiungere perchè già questo pensiero esprime tutto ciò che dobbiamo cercare di trasmettere sia alle generazioni future che a quelle attuali, perchè questo è un problema attuale!

Spesso si dice che ci si occupa di integrazione del diverso da molto tempo ma ci ostiniamo comunque a chiamarlo diverso e fino a che vivremo in quest'ottica ci ritroveremo a dover combattere con gli stessi problemi di discriminazione e bullismo che ritroviamo nel film che sono decisamente reali.

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